Lo stesso vale per Giuliano che alle anatre si è avvicinato solo ora. Il suo primo animale da compagnia, dopo essere rimasto "folgorato" a seguito di una visita a Montebaducco (la più grande azienda in Europa specializzata nell'allevamento asinino con sede a Quattro Castella, sulle colline reggiane) è stato un asino: aveva già 9 anni ed era destinato al macello. Oggi, dopo diversi anni insieme, Billy si comporta come farebbe un cagnolino: risponde ai richiami e, quasi senza riuscire a credere ai propri occhi, chi vi scrive l'ha visto compiere veri e propri esercizi di agility, tra cui salire e scendere da un tavolo, nella più completa naturalezza. "Non l'ho mai forzato - ci ha rivelato Giuliano - tutt'al più lo ricompensavo con un pezzo di carota. Diciamo che, giorno dopo giorno, abbiamo imparato a conoscerci e a fidarci l'uno dell'altro".
La stessa fiducia che ripongono in lui le ultime arrivate in fattoria, le oche. Anche a loro vorrebbe prima o poi far provare l'esperienza del fiume anche se, dato il numero e le dimensioni di questi animali, la faccenda si farebbe decisamente più complicata. "Non hanno un nome: sono semplicemente le mie "paperine"". Eppure sembrano comprendere benissimo quando è il loro "momento di gloria" davanti alla nostra macchina fotografica, pronta ad immortalare la scena. Le chiama a raccolta, apre le braccia simulando un aeroplano e si mette a correre nel grande prato. E loro dietro, zampettando velocemente, con le ali spiegate. Arriva e riparte, e loro ancora dietro in perfetto ordine. Da non credere! Eppure è sufficiente che lui le chiami: "Paperine andiamo!" per vederle corrergli incontro, probabilmente come farebbero rispondendo al richiamo della madre. Vero è che Giuliano le ha viste crescere, ma non sarebbe stata questa la risposta, in termini di risultati ottenuti, senza una componente fondamentale come il tempo che lui dedica ad ognuno di questi animali. "Vado da loro alla mattina e al pomeriggio e mi ci perdo per ore, tanto che a casa ormai si sono rassegnati. Ma il più delle volte porto con me anche il mio nipotino: gli animali li ama anche lui, ma voglio che impari a relazionarsi correttamente con loro. Un segreto non c'è, se non quello di trascorrere tempo a osservarli, imparare a conoscerli, stare a contatto con loro, condividendo insieme piccoli ma costanti "rituali" quotidiani: solo così s'instaura la fiducia e gli animali capiscono che non devono avere paura".
Quando parla delle creature di cui si occupa, Giuliano è un fiume in piena. Ne va orgoglioso, si percepisce l'amore che prova nei confronti di tutti questi suoi "compagni di vita". "Venire qui e stare in mezzo a loro è qualcosa di impagabile. Sono un uomo fortunato" ci rivela prima di salutarci e correre via, verso i recinti. Il lavoro chiama. E ora, che è appena andato in pensione, ancora di più.