“Un vincitore è semplicemente un sognatore che non si è mai arreso…”

OSPITALITÀ DA QUATTRO GENERAZIONI

Come in un film la storia della famiglia Faenza, da oltre 100 anni albergatori a Modena

Modena, Hotel Milano, interno giorno. Potrebbe iniziare così il film sulla famiglia Faenza, dinastia di imprenditori alberghieri che da più di cento anni tramanda di padre in figlio l’arte dell’ospitalità. Mentre le immagini di apertura scorrono lungo le sale e i corridoi dell’hotel, indugiando su pavimentazioni pregiate, lampadari gioiello, opere d’arte e arredi di design, un rapido flash back vira al bianco e nero fino all’inizio del secolo scorso, quando i sogni dei Faenza cominciarono a prendere forma. Primo piano su Giuseppe Faenza, classe 1904, il capostipite. Da Castel San Pietro Terme, a 17 anni, si trasferisce a Bologna dove inizia a lavorare come ascensorista in quello che oggi è l’Hotel Baglioni.

Si sposta poi a Venezia, prima come cameriere, poi addetto al ricevimento, per tornare al Baglioni, questa volta alla reception, nel 1921. È lì che un amico lo indirizza a Modena, dove stanno cercando un direttore per l’Hotel Milano. Giuseppe accetta la sfida e si trasferisce sotto la Ghirlandina. La moglie Italia, cuoca sopraffina, fa innamorare della cucina italiana molti americani, abituati a mangiare anche otto volte al giorno. È il 1928 quando Giuseppe entra in società con i Vandelli, proprietari dell’hotel. E nel 1953 acquista l’intero immobile di corso Vittorio Emanuele. Tre anni dopo ne inizia la prima ristrutturazione, partendo dai bagni. Prima c’erano i servizi in comune ad ogni piano, ora ogni camera avrà il suo.
 “Questa casa è un albergo!”. La famiglia Faenza potrebbe declinare così il celebre modo di dire. Casa, vita, famiglia, hotel sono una cosa sola, luoghi di lavoro e di affetti, di accoglienza e di feste famigliari intorno a una grande tavola coi profumi che arrivano dalla cucina. Franco Faenza nasce del 1930 e cresce con papà Giuseppe e mamma Italia all’ Hotel Milano. Al Bar dei Colombai dell’hotel (dove si radunavano quelli che facevano le gare coi colombi) incontra anche la moglie Silvana, la prima a fare coni gelato speciali ricoperti di cioccolato. Hanno due figli, Amedeo nel ’53 e Marco nel ’55, e Silvana ora passa ad occuparsi della portineria. La strada dei Faenza è ormai chiara, segnata da una passione che va oltre il “mestiere” di albergatore. Dal 1959 Franco è in giro per l’Italia per dirigere importanti strutture alberghiere: dall’hotel Cappello Cadore a Belluno, al Piccolo Cristallo all’Abetone, che trasformerà insieme alla famiglia nel Grand Hotel Cristallo, poi l’ Hotel Touring di Carpi, quindi a Roma alla direzione dell’Hotel Rosen. Ma a Modena ritorna: questa città è sempre una grande sfida per un albergatore, perché chi viene qui, per business o per svago, si aspetta sempre l’eccellenza. Così nel 1968 intraprende una nuova, sostanziale ristrutturazione dell’Hotel Milano, alzandolo di 3 piani e portandolo alla categoria 3 stelle lusso.  
Troviamo la terza generazione ancora all’Hotel Milano, con il figlio di Franco, Amedeo Faenza, a fianco del padre dopo aver conseguito il diploma da ragioniere. Conosce Morena Della Casa e dalla loro unione nasce Francesca. Insieme al fratello Marco nel ’78 prende in gestione l’Hotel Eden a Vignola, successivamente il Bristol, e durante gli anni vignolesi nasce la seconda figlia, Isabella. Ma Modena è sempre nel cuore, e qui ritornano nel 90 entrambi i fratelli e tutta la famiglia, che si sentirà ancora più unita dopo la scomparsa del “nonno” Franco nel 1991.

Amedeo intanto si fa portavoce delle istanze della sua categoria come presidente degli albergatori modenesi e con ruoli di rilievo in Federalberghi regionale e nazionale. Sinergia con le istituzioni e politiche condivise per la promozione del territorio sono le battaglie che lo impegnano per il rilancio del turismo e per gli operatori del settore. Nel 2014 troviamo tutta la famiglia impegnata nella “grande impresa”, la completa riprogettazione e ristrutturazione dell’Hotel Milano, che dopo un anno diventerà il Best Western Premier Milano Hotel, il più prestigioso 4 stelle superior di Modena.
Oggi la quarta generazione dei Faenza parla al femminile e non ha perso il vizio di coltivare sogni “con i piedi per terra”, trasformandoli in sempre nuovi progetti imprenditoriali. Isabella e Francesca, figlie di Amedeo, hanno respirato fin dall’infanzia le passioni di famiglia: i loro ospiti e la città di Modena. Isabella è ora manager dell’attuale Hotel Milano, Francesca si occupa del food & beverage. Il suo amore per il buon cibo, la tradizione e il piacere della tavola, ereditato nella cucina di nonna Silvana, l’ha portata ad aprire nel 2017, sempre in corso Vittorio Emanuele, il ristorante “come una volta” Damedeo, evidente e affettuoso omaggio al padre. L’avventura più recente Francesca l’ha vissuta in Appennino, dove nella “perla” di Sestola ha inaugurato lo scorso dicembre l’hotel Villa delle Fate, una struttura di moderna concezione immersa in una fiaba, da lei interamente voluta, progettata e curata insieme alla madre Morena. Oggi le strutture ricettive nel cuore di Modena gestite dal gruppo Faenza sono comprese sotto l’unico marchio Vittoria Hotels Group. Oltre al Best Western Premier Milano Hotel ne fanno parte l’hotel Libertà di piazza Mazzini, l’hotel Principe e l’hotel Europa di corso Vittorio Emanuele e il ristorante Damedeo. Ancora una volta il marchio coincide con la famiglia, perché Maria Vittoria è il nome della figlia di Francesca. Segno che la quinta generazione, con lei e il piccolo Nicolò figlio di Isabella, è già pronta a sognare nuovi sogni. Per il lungometraggio della famiglia Faenza il “the end” è molto di là da venire, anzi, come per tutti i grandi film di successo, si prevede più di un seguito.