Villa delle Fate a Sestola un luogo nato per magia

Riprendono gli investimenti sul turismo in Appennino con fantasia e sostenibilità

C’era una volta la fata Gadella…e c’è ancora, non lontano da Sestola nascosta, come narra la leggenda, dentro un masso a forma di conchiglia. Se vi va, andate a cercare questa fiabesca creatura dei boschi. Ma se non la trovate andate a Villa delle Fate, il nuovo albergo che porta a Sestola un’idea nuova e un po’ magica di ospitalità.
È una struttura a quattro stelle intima e tranquilla, collocata in una posizione soleggiata vicino alle piscine, a 5 minuti dal centro e a poca distanza dagli impianti. Dentro c’è la storia di un incontro fortunato fra passione per le cose belle, esperienza nella ricettività e amore per il nostro appennino: tutti ingredienti che hanno dato vita alla società “Cimone & Partners”, creata per questo progetto dalla storica famiglia di albergatori modenesi che fa capo ad Amedeo Faenza e Luciano Magnani presidente del Consorzio Cimone.
“Abbiamo pensato a una struttura adatta ad accogliere un turismo non solo estivo o invernale – dichiara Magnani – perché Sestola ha grandi attrattività 365 giorni all’anno.

Se le nostre stazioni richiamano le famiglie in inverno, con 22 impianti di risalita, 100 maestri, nuovi progetti in corso per i bambini e i principianti, è anche vero che Sestola è tutto l’anno un villaggio dello sport all’aria aperta: trekking, bicicletta, maneggio, pesca sportiva, deltaplano, golf, senza contare le emozioni dei nostri colori in autunno e l’esplosione della natura in primavera, che da sole valgono il viaggio”. A Villa delle Fate la parola d’ordine è “green”, una filosofia che si ritrova nella cornice della natura, nello studio degli ambienti, nella scelta dei materiali e nei servizi offerti. Il legno naturale la fa da padrone, declinato in uno stile moderno di linee essenziali che fin dalla reception trasmette un senso di calore. Diciotto le stanze, di cui 3 suite e la family room con camere comunicanti, dotate di tutto ciò che occorre per giorni e notti all’insegna del comfort. Il wifi è gratuito, il lounge bar è al tepore del camino, i bambini hanno spazi tutti per loro all’interno e all’aperto, la sky room è a disposizione degli amanti dello sci, che possono raggiungere velocemente con la navetta la seggiovia per Pian del Falco. Un suggestivo ascensore esterno panoramico porta al grande solarium in cima all’edificio da dove si gode una vista a 360 gradi sul Castello, sulla valle e sul Corno alle Scale. Per le auto garages coperti chiusi e nell’area esterna si trovano anche le colonnine di ricarica per le auto elettriche.  “Il fascino della “perla verde”ci ha sempre incantati – afferma Francesca Faenza che con la madre Morena Della Casa ha curato l’intero progetto dell’hotel – per questo vogliamo regalare letteralmente un soggiorno da favola ai nostri ospiti. Abbiamo intitolato ogni stanza ad una fata: oltre alla fata Gadella, che abita in questi boschi, ci sono la fata Verdiana, la fata Drusilla, la fata Lunarella… ciascuna è dipinta sulla parete della stanza e accanto al letto gli ospiti troveranno un libricino con la storia della propria fata, da leggere in coppia o come fiaba della buonanotte per i bambini”.
Ma ciò che sublima il concetto di benessere alla Villa delle Fate è l’area wellness, dove è possibile abbandonarsi ad un trattamento estetico o ad un momento di completo relax dopo una giornata sulle piste o un’escursione fra le bellezze del circondario. Non c’è che da scegliere fra bagno turco, sauna, vasca idromassaggio, docce emozionali, percorso Kneipp, la zona tisaneria, oppure un bel massaggio personalizzato: olistico, rilassante, decontratturante o, perché no, un voluttuoso massaggio all’oro.
Per Amedeo Faenza, presidente degli albergatori modenesi “investire in una nuova impresa ricettiva è un atto di coraggio ma anche di fiducia. Nel nostro settore è provato che chi investe in qualità raccoglie buoni frutti, soprattutto se è sostenuto da un sistema di attività economiche con cui lavorare insieme. Sestola con noi si è dimostrata una vera “perla” di accoglienza, e noi vogliamo far crescere con i sestolesi questo comprensorio. Il nostro personale sarà prevalentemente della zona, attueremo un piano di promozione anche attraverso il circuito di hotel del nostro gruppo sparsi in regione, apriremo convenzioni con gli operatori locali. Abbiamo la fortuna di vivere in una regione che crede nel turismo, avremo a breve un Castello che darà slancio all’offerta culturale, crediamo proprio che questa nuova favola avrà un bel finale”.
Benvenuti allora alle famiglie, alle coppie, agli sportivi, ai professionisti, alle settimane bianche (e di tutti gli altri colori), a chi vuole semplicemente “staccare” pochi giorni dal caos della città per rifugiarsi nel mondo delle fate.

 

Lavori in dirittura d’arrivo per il Castello

Si concluderanno fra circa un anno i lavori di restauro e valorizzazione del Castello di Sestola, il complesso storico destinato a diventare un elemento di forte richiamo turistico-culturale per un vasto territorio anche extra regione.
Il recupero del Forte Estense, di proprietà del Comune di Modena, è iniziato nel settembre dello scorso anno con un finanziamento governativo nell’ambito del progetto Ducato Estense di 2 milioni e 300mila euro. Quattro gli interventi programmati dall’ amministrazione comunale modenese: la ricostruzione e il consolidamento delle mura dei bastioni e la sistemazione del verde di piazza d’Armi, il restauro dell’oratorio di S. Nicolò, il consolidamento del grande fabbricato della Colonia, il completamento dell’intervento sul fabbricato Impero, che avrà funzione di ospitalità e ristorazione per visitatori, casa vacanze, convegni, con la riapertura del collegamento alla palazzina del Comandante e Osteria già recuperati nel 2008. Il castello di Sestola, che fa parte del circuito dei Castelli e dei Musei della provincia e dei luoghi della memoria della “Linea Gotica”, sarà fruibile tutto l’anno con possibilità di permanenza, e diventerà centro informativo di tutto il circuito “Ducato Estense”. Fra le varie documentazioni sarà proiettato in modo permanente il docufilm “Ave Mater Dolorosa”, ricostruzione attraverso immagini e testimonianze della storia centenaria di Sestola.